mercoledì 15 agosto 2012

Addio a Flash mobile: da oggi la tecnologia di Adobe abbandonata anche da Android


La data del 15 agosto 2012 coincide con la fine di Flash anche su Android, la piattaforma mobile che più di ogni altra aveva puntato sulla tecnologia di Adobe. Spazio ad HTML 5 ma anche una conferma dei dubbi prime e delle scelte poi effettuate da Apple che ha sempre evidenziato la problematicità della tecnologia e il suo deleterio effetto sui consumi dei dispositivi mobile.

Oggi 15 agosto 2012 si può annunciare senza timore di smentita la fine ufficiale di Flash in versione mobile. Come già avevamo sottolineato, con l’arrivo di Jelly Bean, Adobe ha deciso di non supportare più la sua tecnologia per il futuro, mentre al data di oggi segna la rimozione di Flash anche da Google Play.
Chi non avesse ancora scaricato il plug-in per il suo cellulare Android non potrà più farlo (non attraverso il Google Play per i dispositivi non certificati da Adobe) sebbene l’azienda abbia assicurato eventuale supporto per tutti i dispositivi compatibili che ne faranno ancora uso. Il saluto alla piattaforma mobile più diffusa simboleggia la bandiera bianca per una tecnologia sulla quale le decisioni strategiche intraprese da Steve Jobs hanno sicuramente giocato un ruolo importante a seguito della rivoluzione del mercato mobile perpetrata negli ultimi anni da iPhone e iPad.
Il co-fondatore della Mela ha sempre addotto motivazioni tecniche riguardo alla sua scelta di negare l’ingresso a Flash su iOS; altri osservatori hanno invece sostenuto che la decisione di Jobs derivasse da una vendetta personale nei confronti di Adobe, che negli anni bui, precedenti la “resurrezione” commerciale di Apple aveva sempre snobbato Mac OS X, preferendo concentrarsi su Windows per la promozione e lo sviluppo dei suoi software principali.
L’abbandono anche di Android sembrerebbe rendere giustizia alle motivazioni di Jobs; Adobe ora si concentrerà sull’emergente tecnologia HTML5, sebbene Flash resti ancora parte integrante dell’esperienza di navigazione desktop classica, dove la sua diffusione è molto più radicata e una migrazione ad HTML5 sarà sicuramente più lunga.
Fonti:; Macity.net

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